ERNIA DEL DISCO

09.08.2015 16:02

Con l’espressione ernia del disco (anche ernia discale) ci si riferisce alla fuoriuscita del materiale che costituisce il nucleo polposo dei dischi intervertebrali; tale fuoriuscita è provocata dalla rottura o dalla degenerazione dell’anello fibroso del disco intervertebrale.

L’ernia del disco può causare una compressione di un nervo e quindi provocare dolore, anche intenso, percepito genericamente come diffuso al collo, nella regione lombare, agli arti superiori o anche inferiori, a seconda della posizione della vertebra interessata.

CAUSE

La fuoriuscita del disco dalla sua sede naturale può essere provocata da eventi traumatici (il classico colpo di frusta di un incidente automobilistico) o dalla degenerazione del tessuto del disco stesso (degenerazione discale); quest’ultima evenienza è quella che si verifica con maggiore frequenza; con l’invecchiamento, infatti, i dischi intervertebrali tendono a perdere parte del loro contenuto acquoso, ciò ne riduce la flessibilità predisponendoli maggiormente agli strappi o alle rotture con sforzi o torsioni anche di entità non eccessiva.

-i fattori di rischio:
- l’avanzare dell’età,
-il sovrappeso (i dischi intervertebrali sono maggiormente stressati),
-il fumo (diminuisce il livello di ossigeno nel sangue privando i tessuti corporei di nutrienti importanti),
- l’alta statura (gli uomini più alti di 180 cm e le donne più alte di 170 cm corrono un rischio maggiore di andare incontro a ernia discale)
-Attività lavorativa (muratori, traslocatori ecc.) sollecitano in modo importante la schiena e ciò conduce a un aumento del rischio di contrarre un’ernia discale.

SEDE

Possono interessare tutte le sedi, maggiormente sintomatiche sono quelle nelle regioni cervicale e lombare, raro, per non dire rarissimo, a livello di vertebre dorsali;

SINTOMI

Le ernie lombari, che interessano i tratti L3-L4, L4-L5 o L5-S1, possono dare origine a lombalgia (dolore nel tratto lombo-sacrale) e a sciatica (dolore che si diffonde lungo la gamba), o ad entrambe le patologie.

Spesso il dolore lombare si manifesta in modo alquanto improvviso e così violento che il soggetto rimane bloccato in flessione. L’atteggiamento flesso può durare diversi giorni; poi, gradualmente, con l’attenuarsi del dolore, l’atteggiamento migliora, generalmente il dolore lombare è precedente alla sciatica, ma in alcuni casi il dolore che si avverte lungo la gamba, tipico di quest’ultima manifestazione, può essere talmente intenso che il dolore alla schiena può risultare mascherato. La dolenzia si accentua con i movimenti della schiena e anche nel caso si tengano le stesse posizioni per lunghi periodi di tempo, sia che si rimanga in piedi sia che ci si trovi in posizione seduta. Anche la tosse e gli starnuti possono accentuare le sensazioni dolorose.

Possono presenti parestesie e deficit di tipo sensitivo (diminuzione della sensibilità) , alterazione dei riflessi e diminuzione della forza; quest’ultima è spesso relativa ai movimenti del piede. In casi più rari l’ernia del disco ha come manifestazione la sindrome della cauda equina, un’emergenza neurochirurgica caratterizzata da forte dolore lombare, disturbi sfinterici, disfunzioni a livello sessuale, debolezza degli arti inferiori ecc.

Le ernie cervicali, il principale sintomo dell’ernia cervicale è la cervicalgia (dolore al collo) che generalmente si irradia lungo il braccio (brachialgia); può essere accentuato da movimenti di rotazione e stiramento della testa. In molti casi il dolore al collo è talmente intenso che il soggetto non è grado di svolgere le normali attività quotidiane; in alcuni casi si hanno problemi derivanti dalla compressione delle strutture nervose. Possono essere presenti debolezza del braccio e difficoltà a muoverlo, formicolii alle braccia e sensazioni di “scosse elettriche” più o meno intense, mal di testa e sensazione di punture di spilli a livello cervicale.

DIAGNOSI

La diagnosi di ernia del disco si basa essenzialmente sull’esame anamnestico e sull’esame obiettivo; allo scopo di escludere altre condizioni quali neoplasie o processi infettivi vengono però generalmente richiesti esami di diagnostica per immagini. Fra i test che potrebbero essere effettuati nel corso della visita si devono ricordare il test di flessione della coscia a gamba tesa, il test incrociato di flessione della coscia a gamba tesa, uno screening neurologico (esami dei riflessi, della forza muscolare, delle capacità di camminare e delle sensazioni; a seconda dei casi potrebbe essere incluso un test per le sensazioni nella zona che circonda il retto).

Se i test sopraindicati lasciano adito a dubbi sulla presenza di ernia discale, lo specialista potrebbe richiedere l’esecuzione di altri test fra cui la risonanza magnetica, la TAC e RX.

Al momento attuale, comunque, l’esame di imaging più utile nella diagnosi di ernia al disco è la risonanza magnetica.

TERAPIE
L’approccio terapeutico all’ernia del disco si avvale di varie possibilità.

Somministrazione di farmaci associata ad altre terapie di tipo fisico – Nella fase acuta di ernia del disco il trattamento si basa su farmaci di tipo antinfiammatorio, antidolorifici, cortisonici, miorilassanti

La cura farmacologica mira a diminuire il processo infiammatorio causato dall’ernia del disco e conseguentemente anche il dolore.

Vengono prescritte spesso anche tecniche fisioterapiche , tens, massoterapia, magnetoterapia etc.
Possono servire a scopo preventivo il rafforzamento dei muscoli addominali e dorsali, una corretta alimentazione e uno stile di vita che prevede l’attività fisica per contrastare molti fattori aggravanti come la debolezza muscolare (specie per contrastare le lombalgie)

 

Se il dolore si accompagna a deficit di tipo neurologico, che non recedono con la terapia conservativa è necessario sottoporsi ad intervento chirurgico, che varia a seconda della sede, tipologia di ernia e situazione locale.